VII Convention Nazionale. 4-5 Giugno 1999 - NAPOLI

VII Convention Nazionale. 4-5 Giugno 1999 - NAPOLI

mag 17

Conventions

REGISTRI INTERNAZIONALI E CABOTAGGIO
La competitività delle imprese armatoriali italiane

La liberalizzazione del cabotaggio sancita dall'Unione Europea il 1° Gennaio 1999 non promette nulla di buono alle Compagnie Italiane impegnate in questo settore,mentre tutti i nodi di una politica marittima nazionale posta per troppi anni ai margini del sistema produttivo stanno venendo al pettine. Gli armatori fremono e chiedono di introdurre, in tempi brevi, i necessari correttivi affinchè possano operare in condizioni paritarie con gli altri operatori comunitari. Le principali discriminanti competitive vanno sostanzialmente individuate nel costo del lavoro e del regime fiscale cui sono sggette le Compagnie impegnate nei traffici del cabotaggio, coì ha osservato la Prof. Avv. Giorgia Boi, alla VII Convention dei Propeller Clubs, tenutasi a Napoli. Qualche aggiustamento, per la verità, potrebbe giungere dal disegno di legge 5773 che prevede per il solo triennio 1999/2001, l'estensione parziale, nella misura dell'80%, alle Compagnie Italiane cabotiere degli sgravi contributivi sui costi previdenziali dei marittimi. Si tratta però di una soluzione tampone. Al momento ci si deve accontentare dell'impegno assunto dal Presidente della Commissione Trasporti alla Camera, Ernesto Stajano, il quale davanti ad una platea di oltre 300 delegati in rappresentanza dei 18 Clubs Italiani, ha riconfermato l'orientamento per sgavi fiscali in favore del settore, ricordando che bisognerà comunque migliorare la qualità strutturale del cabotaggio, soprattutto per i collegamenti cle isole minori e creare le condizioni per una competitività serena e non selvaggia. Sullo sfondo del dibattito, moderato dal prof. Francesco Berlingieri, sono emerse le esperienze del MAR (secondo Registro Portoghese) che, sorto circa dieci anni fa, conta oggi 190 navi iscritte ed una aliquota fiscale prossima allo zero e le rinnovate preoccupazioni per la progressiva diminuzione del personale comunitario.