THE INTERNATIONAL PROPELLER CLUBS

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feb 27

News

La Governance dei Porti

IL DECRETO DEL RIO SOTTO LA LENTE DEL PROPELLER:
 BENE MA ORA MIGLIORARE E PROSEGUIRE CON VELOCITA'.

LE DICHIARAZIONI DI SIMONE BASSI, PRESIDENTE DEL PROPELLER CLUB DI RAVENNA E DI UMBERTO MASUCCI, PRESIDENTE NAZIONALE DEL PROPELLER

Il Propeller Club Port of Ravenna ha organizzato il 27 Febbraio interessante Convegno sulla Governance dei Porti cui hanno partecipato importanti relatori del mondo istituzionale: il Senatore Marco Filippi e Bartolomeo Giachino, responsabile trasporti di Forza Italia, e imprenditoriale: Franco Mariani, VicePresidente Vicario Assoporti, Marco Simonetti, Vice Presidente Assiterminal e Roberto Rubboli, Amministratore Delegato Sapir). 

Negli interventi di saluto dei rappresentanti istituzionali locali si è messo in evidenza l’apprezzato ruolo del Propeller Club quale interlocutore riconosciuto e tavolo privilegiato e super partes, sia per i politici che per gli operatori economici (non rappresentando il Club interessi di categoria ma dell’intera portualità e logistica); ruolo confermato anche dai relatori durante i loro interventi.

Secondo Simone Bassi, Presidente del Propeller Ravenna "lo schema di decreto è sicuramente apprezzabile perché costituisce un primo passo concreto di riforma, ma appare lacunoso e migliorabile. E' auspicabile un miglioramento a seguito dell’esame delle Commissioni e della Conferenza Stato-Regioni e ora lo scopo è fornire velocemente dei contributi per arrivare ai decreti attuativi che devono disciplinarne compiutamente i dettagli e il periodo di transizione"

A temine lavori il Presidente Nazionale del Propeller Umberto Masucci ha confermato che "il Cluster marittimo nazionale apprezza la accelerazione legislativa nel settore (in meno di un anno è stato presentato il Piano Strategico della Portualita' e della Logistica e il Decreto sulla Governance, contro i dodici anni di discussioni nelle Commissioni Parlamentari sulla
riforma della portualità). Anche Masucci ha posto l'accento sulla necessità di una veloce entrata in vigore del decreto (con possibili "miglioramenti" nel passaggio parlamentare), soprattutto per sbloccare la grave situazione di commissariamento di due terzi dei Porti Italiani"