The International Propeller Club Port of Trieste

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mar 28

News dai Soci

Prosegue la cura del ferro a Trieste: treni, infrastrutture, organizzazione e servizi, questi gli strumenti per la crescita dei traffici"

E’ opinione comune e diffusa che non possa esistere e svilupparsi un Porto, a meno che non sia un hub di puro transhipment, senza un’importante infrastruttura ferroviaria e senza una consolidata, ampia ed efficiente rete di collegamenti ferroviari nazionali ed internazionali.
Quanto precede vale per tutti i Porti e, in maniera particolare, per il Porto di Trieste vista la sua collocazione geografica, il suo essere l’unico Porto italiano con ampia predominanza di traffici internazionali e profondamente legato ai mercati del Sud ed Est Europa raggiungibili solo attraverso un'adeguata organizzazione intermodale.
Lo sviluppo del trasporto su rotaia, che ha portato il Porto di Trieste al primo posto tra gli scali nazionali per numero di treni movimentati, ha avuto un ruolo fondamentale nel trend di crescita del Porto oggi atteso da nuove sfide per consolidare ed incrementare quanto fatto negli ultimi anni.
Proprio per seguire questa logica e per soddisfare le sempre maggiori richieste da parte del mercato e degli operatori di settore, negli ultimi due/tre anni sono stati eseguiti e progettati interventi destinati a fare parlare di Trieste come esempio di gestione dell'intermodalità fra gli scali nazionali.
Lo sviluppo di Adriafer, la società sotto il controllo dell'Autorità di Sistema Portuale che si occupa delle manovre ferroviarie portuali, nell'ottica di servire l'intera regione e facilitare altri operatori internazionali, il progetto esecutivo per ridisegnare il layout della stazione di Campo Marzio, anche con l’abbattimento del muro che la divide, quelli relativi a più ampio utilizzo/ripristino dell’operatività di Villa Opicina, di Cervignano, di Aquilinia, etc., l'essenziale coinvolgimento/intervento di RFI, la nascita della Piattaforma logistica, l’allungamento del Molo VII: saranno questi ed altri i punti cardine per sostenere il futuro e la crescita del Porto di Trieste.
Di pari passo, anzi in anticipo, dovranno essere realizzati i miglioramenti della stessa rete infrastrutturale ferroviaria interna ed esterna al Porto di Trieste, importante in merito la sinergia tra RFI ed AdSP, per raggiungere il target di consentire anche la formazione di treni da 750 metri di lunghezza e 2.000 t. di portata come già avviene in Nord Europa ed onde rendere ulteriormente competitivo il Porto.
A quanto precede sono da aggiungere le esigenze, nello specifico per la parte ferroviaria, del Porto di Monfalcone, ormai prossimo ad unirsi con quello di Trieste in un’unica Autorità di Sistema Portuale.
Fare il punto sulla parte infrastrutturale e dei relativi investimenti, dello sviluppo dei traffici ferroviari, della gestione operativa (sia portuale che interportuale) degli stessi, degli impegni finanziari e delle attività degli operatori.
E’ questo l’oggetto della conferenza e della serata organizzate dal Propeller Club Port of Trieste durante la quale si darà informazione sugli argomenti citati e verrà data risposta alle richieste di chiarimenti ed alle domande che saranno poste dai presenti.
Alla serata ed all’incontro dal titolo:

“Prosegue la “cura del ferro” a Trieste: treni, infrastrutture, organizzazione e servizi, questi gli strumenti per la crescita dei traffici”.
Parteciperanno quali Relatori:

Zeno D’Agostino Presidente AdSP del Mare Adriatico Orientale,
Carlo De Giuseppe RFI - Resp.le Esercizio Nord Est Direzione Comm.le Asse Orizzontale,
Giovanni Longo Prof.re di Trasporti Ferroviari Università di Trieste,
Matteo Parisi Direttore Francesco Parisi S.p.A.,
Giuseppe Casini Amministratore Unico Adriafer,
 Gilberto Galloni Esperto di Logistica e Trasporti.

Moderatore dell’incontro il giornalista Riccardo CORETTI.

L’appuntamento, Mercoledì 28 Marzo alle ore 18.00, è all’Hotel Greif Maria Theresia in Viale Miramare, 

per informazioni: propellerclubts@gmail.com