Rassegna stampa Port of Leghorn 16/10/06

Rassegna stampa Port of Leghorn 16/10/06

ott 20

News dalla Stampa

Serata del 16 Ottobre 2006

Ha scritto per l'incontro del 18/10/2006:

Il Messaggero Marittimo (Livorno):

Serata al Propeller club Livorno

Renato Roffi
LIVORNO Di acqua (è proprio il caso di dire) ne è passata davvero moltissima sotto tutti ponti dal tempo in cui nei porti lavoravano i saccarii e per l’attracco di una nave era sufficiente un pontiletto traballante piantato in pochi centimetri d’acqua.
Oggi nell’era della massima tecnicizzazione, niente viene più lasciato al caso e ogni tipologia di attività svolta in uno scalo marittimo o in stretta attinenza con esso deve essere improntata a livelli di adeguata professionalità, opportunamente certificata, anche per garantire alle imprese risorse umane all’altezza delle moderne esigenze e conseguente capacità di offrire servizi qualitativamente efficienti.
È quanto ha illustrato lunedì sera al Propeller club di Livorno il perito industriale Giovanni De Blasi , responsabile delle attività formative dell’Autorità portuale di Livorno, nel corso di una serata conviviale apertasi, come di consueto, con il saluto del presidente Ruffini, che non ha mancato di mostrare per la materia trattata tutto l’interesse che gli deriva da una quarantina d’anni di vita spesi a servizio e a tutela delle attività portuali.
Dopo aver descritto il funzionamento dei processi formativi svolti nell’ambito del centro didattico dell’Authority, il relatore ha ricordato i punti maggiormente salienti del percorso evolutivo della formazione professionale portuale che, dalla prima delibera in materia adottata nel 1997, ha portato l’offerta didattica dell’Autorità portuale labronica a livelli di primissimo ordine e di vera avanguardia, non soltanto in Italia.
Il sistema realizzato dallo staff di De Blasi ha fatto sì che il porto di Livorno, grazie allo sforzo congiunto delle imprese di settore, delle associazioni dei datori di lavoro, dell’Authority, della provincia e delle organizzazioni sindacali, sia stato uno dei primi a conseguire il non trascurabile obiettivo di fornire al lavoratore, uno spendibile riconoscimento delle proprie competenze sgombrando il campo da una certa confusione di ruoli e qualifiche caratteristica di un’era pionieristica che è oramai alle nostre spalle.
Attraverso i sistemi formativi, ogni lavoratore ha, infatti, la possibilità di contare su standards minimi di preparazione conseguiti mediante corsi teorici, simulazioni e stages. Chi ha superato i corsi diviene così in qualche modo riconoscibile come un prodotto garantito, su cui innestare le diverse professionalità specifiche, anche nell’ottica dei concetti più moderni di flessibilità e mobilità del lavoro.
La certificazione conseguita rappresenta per il lavoratore il riconoscimento formale e sostanziale di una seria professionalità e gli attribuisce un’abilitazione qualificata allo svolgimento dei compiti propri del processo operativo con tutta l’autonomia consentita da una solida e sicura preparazione.
«Il nostro sistema formativo - ha spiegato De Blasi - ha raggiunto livelli qualitativi davvero elevati, si tratta di percorsi che ben poco hanno da invidiare a quelli svolti da istituti professionali veri e propri; potremmo addirittura conferire dei diplomi, se non fosse che, nel nostro Paese, non è ancora ben chiaro il ruolo della formazione che, del resto per molti è ancora qualcosa di ignoto, che viene, se mai, guardato riduttivamente come un qualcosa capace di fornire una speranza di occupazione.
Abbiamo conseguito risultati obiettivamente lusinghieri - ha concluso il tecnico della formazione -, ma c’è ancora molto da fare, ci sarà sempre moltissimo da fare, dato il frenetico, inarrestabile moltiplicarsi delle specialità e delle esigenze che fanno da corollario alle attività portuali, come ad ogni altro tipo di attività. Basti pensare che, solo qualche lustro fa, temi come la tutela ambientale o la security venivano appena accennati ed erano considerati quasi come velleitari rispetto alla più immediata e concreta ricerca del profitto.

Il Tirreno (Livorno ) 13/11/2006 : "Autorità Portuale e Formazione al Propeller" 

 

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