Comunicato Stampa del Port of Venice

Comunicato Stampa del Port of Venice

nov 15

News dalla Stampa

LOGISTICA ED INTERMODALITA'

Comunicato stampa relativo alla riunione del 14 Novembre 2006 del Propeller Port of Venice 

Un’analisi a 360° col viceministro dei Trasporti Cesare De Piccoli, i rappresentanti degli enti locali e i rappresentanti dei porti e degli interporti veneti per stabilire se il nord-est italiano abbia infrastrutture e un’adeguata politica dei  trasporti per svolgere quella importante funzione di segmento logistico privilegiato nei corridoi n.5 e n. 8 dei quali è baricentro.

Il Propeller di Venezia, dedicando il suo primo meeting dell’anno sociale tenutosi nelle sale della Venezia Terminal Passeggeri, ha dunque scelto il tema della logistica e dell’intermodalità chiedendo agli amministratori pubblici e allo stesso rappresentante del Governo di portare avanti in modo nuovo, cioè più attuale e più integrato , la politica del trasporto con particolare riguardo ai porti, alle ferrovie, agli interporti, agli aeroporti.

“Realizzando il “tavolo del mare”il ministro Bianchi e il  viceministro ai Trasporti Cesare De Piccoli hanno  creato delle importanti premesse per un’altrettanto importante  nuova rotta che ci auguriamo proficua per il rilancio dell’economia del  trasporto- ha affermato nella sua relazione introduttiva il presidente del Propeller Club di Venezia Massimo Bernardo -

Ora, questo tavolo, il cui grande pregio è quello di aver saputo avviare un confronto aperto tra chi opera, chi rappresenta e chi investe in questo settore, dovrebbe avere un suo corrispondente tavolo ,    sia a livello locale, magari interregionale, sia a livello centrale  aprendone la partecipazione  agli operatori del settore , per  capire dai diretti interessati e non solo dai rappresentanti di categorie ed istituzioni , quali siano i nodi da affrontare poichè, come spesso è avvenuto, da parte degli enti preposti alle sviluppo delle infrastrutture  si tende a  guardare e a decidere  con particolare interesse al proprio orticello piuttosto che per lo sviluppo del “sistema”. Termine questo ancora troppo sconosciuto tra i porti, tra gli interporti e gli aeroporti nel mercato della logistica e dell’intermodalità.

A Venezia, cosa si sta facendo in questo settore quando il “tavolo di concertazione “ istituito da qualche mese dalle regioni del nord Italia ha riconosciuto proprio al nodo veneziano l’urgenza e l’inderogabilità per risolvere i problemi infrastrutturali che la penalizzano nell’ambito del Corridoio 5 , asse intermodale considerato indispensabile allo sviluppo e, consentitemi, alla sopravvivenza economica del nostro Paese  ?

Qual è e in che cosa consiste  il  potere contrattuale a nostra disposizione  per far sbilanciare sul nostro territorio e sul nostro mare una fetta maggiore di investimenti per il corretto  sviluppo della logistica e dell’intermodalità “? 

Rispondendo alle “provocazioni” del presidente del Propeller veneziano , il viceministro De Piccoli ha sottolineato come il nord-est rappresenti, unica in Italia, un’area adeguatamente attrezzata dal punto di vista infrastrutturale. “ Semmai – ha dichiarato il viceministro- ha bisogno di alcune verifiche sulle gestioni. La rete aeroportuale di quest’area è buona, così la rete ferroviaria che non è però sufficientemente utilizzata mentre per la realizzazione dell’alta velocità-capacità non c’è un euro e, per la sua utilizzazione  non se ne parla  prima del 2020 !”

Da parte sua il vicepresidente del Consiglio Regionale Carlo Alberto Tesserin, con malcelata polemica diretta al governo Prodi , ha denunciato la scarsa attenzione al sistema ferroviario nordestino affermando che “Se il nord est riesce ancor oggi ad essere competitivo significa che è in grado di offrire una risposta a tutta la logistica del Paese”  ed ha denunciato il grave pericolo che la TAV passi al di là delle Alpi compromettendo così anche la concreta ipotesi che Porto Marghera possa aspirare a diventare la più grande piattaforma logistica europea”.