Comunicato Stampa Propeller Port of Venice

Comunicato Stampa Propeller Port of Venice

ott 15

News dalla Stampa

Venezia candidata ad accogliere l'antenna europea per il Mediterraneo Orientale

COMUNICATO STAMPA

Dal meeting dell’International Propeller Club Port of Venice col Corpo Consolare :

 VENEZIA CANDIDATA  AD  ACCOGLIERE L’ANTENNA EUROPEA PER IL MEDITERRANEO ORIENTALE

 

La candidatura di Venezia ad ospitare l’Antenna Europea per il Mediterraneo Orientale per attuare quel ruolo di “regia” tra attori pubblici e privati , comunitari e partner del  Mediterraneo, finalizzata a realizzare in concreto la “Politica Europea di Vicinato” è stata accolta con grande interesse e disponibilità per una concreta collaborazione  dalla folta delegazione  del Corpo Consolare della regione del Veneto, coi consoli di Gran Bretagna Ivor N. Coward, della Repubblica Domenicana Marco Cappelletto, di Bulgaria Giorgio De Favari, del Canada Giuliano Tabacchi, della Serbia Loreta Baggio rappresentata da Renata Giacobini, della Turchia Alessandro Olivetti, del Kazhakhstan Nereo Laroni, della Bielorussia Alberto Lembo , di Svezia Massimo casarin e di Finlandia Nicola Falconi invitati   al meeting di apertura dell’anno sociale dell’International Propeller Club Port of Venice , mirato al rilancio della portualità adriatica nei mercati internazionali.

In particolare,  l’internazionalizzazione del Porto di Venezia potrà  essere  legata alla nuova programmazione comunitaria degli aiuti esterni 2007-2013  inserendo  lo scalo lagunare  nei finanziamenti comunitari  diretti ai Pesi dell’area mediterranea per la realizzazione di nuove infrastrutture con particolare riguardo al settore dei trasporti.

“ Il nostro obiettivo – ha affermato nella sua prolusione Massimo Bernardo presidente del Propeller veneziano -  è quello di far recuperare, a chi di competenza,  il tempo perduto!

Gli imprenditori del mare e del trasporto, nostri associati,  non possono continuare ad assistere in sordina né alla penosa lista delle occasioni perdute,  con traffici che per mille ragioni  potrebbero ,da Venezia, essere dirottati in altri porti,  né continuare a discutere sui possibili fantasmagorici scenari del dopo Mose, proprio quando  porti a noi vicinissimi, faccio l’esempio di Trieste, sono oggetto di attenzione di grandi investitori che vanno  da importantissime multinazionali estere a cordate di investitori nazionali e, in particolare, proprio di veneti disposti, tutti, a dirottare sul porto giuliano ingenti capitali per risanare aree fronte banchina oggi  degradate ma che domani potranno divenire  gli elementi forti di una vera e propria grande leadership del porto di  Trieste nel Mediterraneo Orientale.

Il Propeller Club  di Venezia, dopo un anno di attento monitoraggio, ma anche di concrete  proposte per rilanciare la portualità adriatica – conclude Bernardo -  non può e non deve risultare assente nel grande dibattito già avviato sul futuro di questa nostra portualità.

Qui si tratta di mettere insieme una nuova grande “task force”, fatta di culture, di  esperienze ma anche  dei singoli ruoli che noi tutti abbiamo in quella  società civile impegnata al massimo a far crescere il nostro  sistema Paese.

Allora cominciamo proprio dal mare, dai suoi porti e dalle reti infrastrutturali materiali ed immateriali, ma anche da quanto l’Europa ci mette oggi a disposizione per poter crescere”.

“La politica europea di vicinato  - I nuovi strumenti finanziari comunitari per lo sviluppo del bacino del Mediterraneo Orientale” è stato il tema della relazione di base del dr. Samuel Bolis , apprezzato ufficiale della Guardia di Finanza , che ha ricordato come la politica europea di vicinato sia stata potenziata con tre nuovi strumenti finanziari in occasione della formulazione del nuovo bilancio comunitario per il periodo 2007-2013.

“Tre cerchi concentrici – ha affermato il relatore - che stringono attorno all’Unione Europea le aree geografiche dei paesi Partner a seconda della loro volontà di aderire all’acquis comunitario ed al mercato unico.

Di notevole interesse per il Porto di Venezia sono i finanziamenti ENPI rivolti ai Paesi rivieraschi del Mediterraneo e del Mar Nero. Sono strumenti finanziari complessi che presuppongono una cooperazione multi-laterale e multi-livello: gli Stati Partner intervengono attivamente nella scelta degli obiettivi da perseguire e delle riforme economiche da sostenere e sono aiutati dagli attori istituzionali ed economici europei a conseguirle. Tra i temi giudicati prioritari campeggiano il settore dei trasporti marittimi e delle infrastrutture.

Venezia può autorevolmente candidarsi per avere la Regia dei Piani d’Azione sviluppati per il Mediterraneo Orientale nel settore dei Trasporti per lo sviluppo di progetti quali la gestione integrata dei porti ai fini della sicurezza marittima e l’infrastrutturazione dei nuovi poli logistici ed infrastrutturali.

Sul territorio della laguna si ha infatti un vincente connubio tra la realtà socio-economica locale leader internazionale nel settore dei trasporti ed un Corpo Consolare terzo in Italia per numero di Rappresentanze che potrebbe divenire ponte con i rispettivi governi per la definizione e la successiva gestione dei progetti di infrastrutturazione cofinanziati dall’Unione Europea “.